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 Eccoci qui. Non scrivo dal 29 agosto, ma sono stati giorni molto pieni, e capirete il perché. Abbiamo lasciato Patmos il primo pomeriggio del 30 di agosto, ma la mattinata è stata ben vissuta. Ci siamo recati sulla Chora, per visitare il monastero di San Giovanni. Il fascino comincia con il percorrere i vicoli della Chora. Tutta pietra e calce bianchissima, con molte similitudini con i nostri centri storici pugliesi. E poi le maestose mura turrite e merlate di questo magnifico, millenario monastero fortificato, che spiccano alte da Patmos per mezzo Egeo, ancora visibili da Leros. Una visita affascinante. Costruito intorno all'anno mille dal beato Cristuolo, molto vicino al posto dove San Giovanni scrisse l'Apocalisse. Cappelle ricchissime di affreschi, icone preziosissime e tanta storia, secoli di spiritualità, di vita e di attività, che fecero di Patmos un posto conosciuto, rispettato ed anche sostenuto da tutto il mondo cristiano, e persino da quello musulmano, che non cercò
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 E' un pò che non scrivo. Da quando abbiamo lasciato Limnos, con qualche rimpianto. Da Myrina abbiamo fatto rotta su Lesvos. Una bella botta di quasi 55 nm, e quasi tutte a motore, come quasi sempre in questa strana estate. Siamo approdati a Sigrì, una bella rada chiusa da un'isolotto più grande ed alcuni più piccoli. Un tratto di banchina, occupato da due pattugliatori militari e la rimanente parte riservata ai traghetti, ed un bellissimo ancoraggio proprio sotto le rovine di un antico castello ottomano. Acqua limpidissima. Ci siamo lasciati dietro la mucillagine che ci ha perseguitato per tutto l'Egeo settentrionale. Una notte serena di riposo e siamo ripartiti per Plomari, l'unico porto della costa meridionale di Lesvos.  Ma Lesvos è molto grande, e ci sono volute quasi sei ore. Questa è un'isola strana, con due grandi golfi come quello di Limnos. Guardandoli sulla carta sembrano dei grandi rifugi, ma le raffiche del Meltemi che le spazzano ne fanno dei posti dav